Una ricerca sull’impatto dell’Ufficio del Processo tra cultura giuridica e organizzazione giudiziaria
Partecipanti al progetto
- Sarzotti Claudio (Coordinatore)
- Blengino Cecilia
- De Robertis Chiara
- Lavarini Barbara
Descrizione del progetto
Le disfunzioni del sistema giudiziario italiano (sia civile che penale) sono sempre più al centro dell'attenzione dei politici e dell'opinione pubblica, ben oltre gli angusti confini del dibattito giuridico. Le inefficienze del sistema giudiziario, insieme alla presenza di una complessa burocrazia, costituiscono un campo minato per gli investitori stranieri e per la crescita economica del Paese. Per superare questo annoso problema, negli ultimi anni diversi organismi internazionali hanno suggerito di adottare le pratiche del New Public Management (NPM) nel campo dell'amministrazione della giustizia. Si tratta di misure volte a garantire elevati standard di efficienza, efficacia e trasparenza nella governance delle istituzioni pubbliche. L'approccio NPM deve fare i conti con la mentalità delle burocrazie pubbliche e della “cultura giuridica interna” (Friedman) del Ministero della Giustizia, incapace di affrontare le sfide poste al diritto dalla globalizzazione economica.
Il progetto sottolinea la necessità di riorientare la cultura professionale del giurista, che non ha ancora ricevuto un adeguato interesse da parte della comunità scientifica italiana, concentrandosi sullo studio del neo-introdotto “Ufficio del Processo” (istituito dall'art. 50 del D.L. 24 giugno 2014 n. 90)”.
La prima fase della ricerca si concentrerà sull'analisi delle sei proposte, nell'ambito del “Progetto unitario sul potenziamento dell'Ufficio del Processo (UPP) e per l'implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici Giudiziari per lo smaltimento dell'arretrato”, presentate dalle Università situate nelle corrispondenti macroaree in cui è stata suddivisa l'Italia.
La seconda fase della ricerca si concentrerà solo su quattro delle macroaree del PON nazionale: la Macroarea 1, la Macroarea 2, la Macroarea 5 e la Macroarea 6. In queste quattro macroaree saranno condotte interviste semi-strutturate e focus group su un campione consistente di magistrate/i, personale di cancelleria e addette/i all’Ufficio per il processo che lavorano nelle strutture giudiziarie delle città di Torino, Bologna, Bari, Foggia, Palermo, Asti, Modena, Trani e Trapani.
La ricerca fornirà alla comunità accademica uno strumento di riflessione sulle ragioni della crisi cronica del sistema giudiziario. Inoltre, consentirà di valutare criticamente il concetto stesso di efficienza, spesso declinato esclusivamente in termini di riduzione dei carichi pendenti presso ciascun ufficio giudiziario. Allo stesso tempo, sul piano empirico-applicativo, gli esiti di questa ricerca potranno aiutare il legislatore ad adottare i necessari correttivi normativi per aumentare l'impatto dell'Ufficio del processo sulla governance del sistema giudiziario.